Chi voglia fare ricerche storiche o approfondire le conoscenze su temi specifici dell’occulto psichico ha oggi la possibilità di trovare in internet un’enorme quantità di testi e riviste offerti, gratis o a pagamento, in formato digitale. Non potendo censire o segnalare questi punti-librerie privati, troppo numerosi e spesso mutevoli, mi limito qui a indicare, e soltanto per quanto riguarda le riviste, due archivi di grandi proporzioni (uno specializzato, l’altro di natura più generale) che ospitano un’enorme quantità di documenti in consultazione libera. In un prossimo post fornirò qualche indicazione dello steso genere relativamente però soltanto ai libri.

È stata istituita qualche anno fa nell’università dell’Oregon (Usa) un’iniziativa – siglata Iapsop – che si propone la conservazione dei periodici storici appartenenti al settore dello spiritismo e dell’occulto. Ogni aspetto della definizione precedente va inteso in maniera alquanto “elastica”: la conservazione non è una modalità di archiviazione tradizionale, ma soltanto la raccolta di testi digitalizzati; la categoria di periodici storici (usciti tra il 1840 e la seconda guerra mondiale) comprende anche le annate più antiche e fuori diritti di testate attive ancora oggi; e la delimitazione di spiritismo e occulto è molto grossolana, in quanto nella collezione sono inserite a pieno titolo anche riviste dedicate (esclusivamente) ad astrologia, parapsicologia, teosofia, esoterismo, massoneria e a vari altri indirizzi non ortodossi. Il risultato dell’iniziativa, comunque, è per ora l’aver messo a disposizione degli utenti della Rete alcune centinaia di testate pubblicate in tutto il mondo, ognuna delle quali è presente spesso per l’intero arco di vita, o in un numero piuttosto elevato di annate. Ma poiché la raccolta comprende scansioni fornite volontariamente da collaboratori non retribuiti, il repertorio stesso e la completezza della sequenza dei volumi non hanno alcuna sistematicità.

Chi conosca un po’ la storia delle riviste spiritiste e di ricerca psichica (che è stata la prima formula dell’attuale parapsicologia) e non ha problemi a leggerle in lingua originale, trova nella lunga lista di Iapsop anche testate famose e rilevanti, come le inglesi Light (spiritista) e Proceedings of the Society for Psychical Research (ricerca psichica); le francesi Revue Spirite e Annales des Sciences Psychiques; o le ormai introvabili Psychische Studien (tedesca, spiritista) e Zoist (inglese, specializzata sull’ipnosi e antispiritista). Troppo numerose per citarle qui le testate che hanno avuto molta fortuna ma per periodi limitati e quelle che hanno ben circolato in ambito internazionale. Poche, e scarsamente rappresentative, invece le “presenze” italiane: una manciata di annate, tra le ultime, dei famosi Annali dello Spiritismo in Italia; un paio di volumi di Lux, che era una rivista romana con interessi verso massoneria, esoterismo e spiritismo; un solo anno della Rivista di Studi Psichici, unica (e di buon livello) testata italiana dell’Ottocento dedicata alla ricerca psichica; un anno e un altro paio di fascicoli di Luce e Ombra, la principale rivista spiritista del Novecento. Semplici curiosità rappresentano, per la poca rappresentatività e la scarsa circolazione avuta al loro tempo, la fiorentina Aurora, che più che una rivista era una raccolta di “lezioni” sullo spiritismo; la romana Ur, poi divenuta Krur, diretta da Julius Evola (ed è ad almeno una delle annate qui consultabili che dovrebbe aver dato un contributo, sotto pseudonimo, anche Servadio); e la milanese Cronaca del Magnetismo Animale, pubblicazione piuttosto raffazzonata che a metà del xix secolo promuoveva per ogni malattia delle singolari terapie basate sulla pretesa trasmissione di un “fluido magnetico”, secondo pratiche molto vicine all’ipnosi.

Una maggiore consistenza di riviste italiane sull’occulto psichico si trova, per contro, nell’archivio delle testate digitalizzate dalla Biblioteca Nazionale di Roma. Alcune sono le stesse, e con le stesse quantità di annate presenti in Iapsop (Lux, Annali dello Spiritismo in Italia), il che indica chiaramente l’origine dei materiali inseriti nel sito americano. Altre hanno invece una maggiore consistenza, anche se quasi in tutti questi casi ci sono salti e interruzioni nella sequenza dei volumi: si tratta di Luce e Ombra (34 annate, tra il 1901 e il 1939), Ultra (23 annate), Mondo Occulto (19 annate); Gnosi, rivista di studi teosofici (11 annate); Rivista di Studi Psichici (6 annate); Rincarnazione (4 annate). Assai poco rappresentativa è invece Ali del Pensiero, presente con soltanto 3 annate.

Il problema di questo archivio digitale, tuttavia, è un altro, e cioè il balordo sistema secondo il quale i testi digitalizzati vengono messi a disposizione dei lettori: dopo aver selezionato una testata e un volume, viene visualizzata una breve sequenza di miniature (illeggibili) delle pagine, che possono essere aperte in un apposito riquadro, ma soltanto una alla volta e in una qualità piuttosto scarsa, cosicché se le si vuole scaricare (in formato immagine, e quindi individualmente) bisogna poi effettuare delle apposite correzione di contrasto per riuscire a leggerle decentemente. Tutt’altro che agevole risulta anche il passaggio da una sequenza all’altra delle miniature, e il reperimento degli indici nei volumi annuali, in origine rilegati assieme ma qui “spezzettati” in una scomoda successione di miniature. Insomma, qualcuno ha messo in atto un efficace espediente per rendere assai poco fruibili i testi ufficialmente a disposizione, e incredibilmente defatigante l’acquisizione di quantità ampie di informazioni. Un ostacolo che può essere superato soltanto a prezzo di grande pazienza ed enorme motivazione.

2 pensieri riguardo “La ricerca ai tempi di internet. V. La reperibilità delle riviste storiche

  1. Davvero un articolo interessante che contiene risorse a me sconosciute. Grazie!
    Condivido pienamente il tuo parere sulla tipologia di “catalogazione” utilizzata: avrebbero sicuramente potuto fare di meglio.
    Reputo comunque una grande fortuna (merito della Rete e di chi si è adoperato perché avvenisse) riuscire ad accedere a questi documenti che altrimenti, senza internet e senza questa attività, sarebbero rimasti al buio di qualche scaffale.

    "Mi piace"

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...