Premonition BureauSam Knight, The Premonitions Bureau. 2022, Faber & Faber, Londra, pp. 256, £14.99

È uscita nel Regno Unito all’inizio di maggio scorso, preceduto da un rilevante battage di anticipazioni e pubblicità, un nuovo libro sulla precognizione, tema che in anni recenti ha richiamato l’attenzione di vari autori e scrittori di differenti competenze. La caratteristica di questo volume è di essere stato scritto da un abile giornalista inglese, collaboratore fisso del quotidiano The Guardian, con all’attivo numerosi servizi su personalità pubbliche e argomenti rilevanti, che gli hanno valso dei riconoscimenti anche di portata internazionale. Tipiche della sua scrittura sono una notevole scioltezza stilistica, da un lato, e una grande concretezza nell’esposizione, dall’altro; qualità manifestate entrambe nella stesura di questo lavoro, totalmente aderente a vicende storiche sicure e indagate di nuovo per l’occasione.

Tra i casi più importanti discussi nel testo figura una sciagura verificatasi nel 1966 nella miniera di Aberfan, il cui ricordo è ancora molto vivo nell’opinione pubblica inglese, e dalla quale ha preso avvio una serie di eventi che hanno indotto la creazione di uno speciale Ufficio per la raccolta di eventuali segnalazioni precognitive, il Premonitions Bureau appunto, di cui si segue nel libro tutta l’evoluzione storica e l’attività svolta.

Coinvolgente e a tratti sorprendente nella narrazione dei casi di premonizioni “convalidate dai fatti accaduti”, il libro ricostruisce con chiarezza anche l’impegno profuso da quanti si sono dedicati al tentativo di “utilizzare” le impressioni precognitive per prevenire, o almeno limitare i danni di disastri di portata collettiva e di avvenimenti negativi individuali. Aggiunta a tutto ciò, è l’esposizione semplificata ma corretta sia delle implicazioni teoriche e delle proposte interpretative della precognizione, sia degli studi rigorosi compiuti nel corso dei decenni su questa materia. Il risultato è un testo di gradevole lettura interessante sia per i curiosi, sia per chi vuole studiare meglio un’area della parapsicologia che negli ultimi tempi non ha ricevuto grande attenzione da parte dei ricercatori accademici.

C’è da augurarsi che il volume venga presto tradotto anche in italiano.