Michael-GrossoMichael Grosso, già professore di filosofia in università americane e che ora si dichiara “studioso indipendente”, ha appena pubblicato un libro che potrebbe interessare gli italiani. È uno studio analitico su s. Giuseppe da Copertino e in particolare sui “voli” che hanno segnato per anni la vita di quel frate. Voli avvenuti mentre era in estasi davanti a decine di testimoni e ripetutisi anche di fronte a personalità eminenti e tutt’altro che ingenue o sprovvedute, come papa Urbano VIII, diversi cardinali, il re di Polonia e altri.

Ho conosciuto Michael Grosso qualche anno fa mentre era in Italia, a Roma, per motivi di studio, cioè per esaminare antichi documenti e scritti su Giuseppe da Copertino, sui miracoli di altri santi e sulle stigmate di padre Pio. In quell’occasione mi ha detto di aver cominciato a interessarsi di esperienze anomale “estreme” soprattutto da quando aveva avuto l’impulso improvviso di dire in pubblico che Reagan avrebbe subito un attentato… e l’attentato c’era stato effettivamente, poco dopo. Comunque, fedele al principio di approfondire rigorosamente ogni questione, non si fidava mai delle prime impressioni, cercava di scavare in ogni prospettiva e di arrivare sempre all’origine delle storie: per questo era venuto in Italia. Alla fine ovviamente si formava una sua opinione – e ho constatato personalmente che quando arriva a questo punto non è poi disposto tanto facilmente a modificare i suoi giudizi.

BookIl libro su Giuseppe da Copertino è una robusta mozione a favore della realtà delle levitazioni umane, che a parere di Grosso sarebbero dovute al particolare stato di coscienza tipico delle estasi. La sua conclusione è la stessa alla quale sono arrivati gli autori delle uniche altre due discussioni “recenti” sullo stesso tema che io conosca: il capitolo sulle levitazioni con cui si apre I fenomeni fisici del misticismo di Herbert Thurston (curioso personaggio, quel Thurston: una volta o l’altra bisognerà parlarne) e una tesi di una decina di anni fa di uno specializzando australiano tutta dedicata alle levitazioni umane.

Herbert-Thurston
Herbert Thurston

Non si può negare che l’argomento abbia un suo fascino. L’idea che qualcuno voli e annulli una delle forze fondamentali dell’universo, la gravità, è decisamente suggestiva. Lo dimostra uno dei migliori numeri di prestidigitazione di tutti i tempi: quello di David Copperfield (se superate il primo minuto di spettacolo, molto noioso).

C’è un problema tuttavia che impedisce di condividere le convinzioni di quegli autori, e ovviamente di tutti i credenti e i religiosi: i casi presi in considerazione, gli unici conosciuti, sono sempre episodi molto lontani nel tempo, che si possono esaminare soltanto ammettendo la veridicità delle testimonianze. Ma le testimonianze sono tanto numerose, si dice, e di personalità così autorevoli, che è improbabile siano state inventate, equivocate o inquinate da elementi spuri. Sembra un’argomentazione forte e indiscutibile. Purtroppo però è falsa, come si può dedurre anche da questo solo esempio.

Un tempo tutti erano convinti che la Terra fosse un piatto sospeso nel vuoto, circondato dalle acque e fermo nel cosmo. Tutti avevano esperienza e testimoniavano che lontano si vedeva un orizzonte rettilineo, il sole percorreva da una parte all’altra il cielo, e dovunque si andasse le terre finivano gettandosi nell’acqua. Notate che quelle testimonianze erano assolutamente esatte, come possiamo confermare anche noi, oggi, vedendo e sperimentando le stesse cose. Ma sappiamo benissimo tutti che la Terra non è mai stata piatta, né circondata dalle acque, né ferma al centro del cosmo. Conclusione? Le testimonianze corrette non sempre danno informazioni veritiere su come è fatto e come funziona il mondo.