incontri-buono«Se mi guardo indietro negli ultimi quarant’anni della mia vita, che sono volati via come un soffio, mi rendo conto di aver vissuto tante e tali esperienze nel campo della ricerca di confine, e non solo, che credo sia giusto raccontarle. È vero che tante cose sono state già scritte, ma lo sono state in maniera frammentaria e non organica… Manca però un resoconto temporale, ma soprattutto personale ed emozionale di quello che anno dopo anno ho vissuto: le persone incontrate, gli stimoli e gli insegnamenti ricevuti, le letture fatte, le situazioni nelle quali sono stata coinvolta e tanto altro.» Inizia così, in tono pacato e lineare, a una giusta distanza dalle situazioni più coinvolgenti, il racconto che Paola Giovetti propone delle “esplorazioni” da lei condotte nel mondo dei misteri nella sua qualità di giornalista e scrittrice specializzata in tematiche esoteriche e spirituali. Incontri avuti casualmente o intenzionalmente cercati con personaggi, circostanze, esperienze di ogni tipo: medium, sensitivi, protagonisti di vicende insolite e umanamente coinvolgenti, studiosi, ricercatori, associazioni, istituti di ricerca in Italia e all’estero, e molto altro. Tutte tematiche di confine che riguardano le potenzialità umane, la creatività, il senso dell’esistenza, il destino ultimo di ogni esistenza ed esperienza vitale.

A volte gli incontri di cui l’autrice parla si sono succeduti l’uno all’altro senza un piano preciso, e magari hanno avuto sviluppi in un primo momento impensabili; altre volte si sono prodotti non per sua intenzione, rivelandosi poi di grande interesse. Ecco, ad esempio, un caso in cui le circostanze l’hanno portata a varcare le soglie degli studi televisivi e a lavorare, per un certo periodo, in quell’ambito.

«La pubblicazione nel 1981 di Qualcuno è tornato, il libro sulle esperienze in punto di morte, ebbe conseguenze inattese. Mi sentii infatti chiamare al telefono dal giornalista televisivo Mino Damato: aveva letto il mio libro e desiderava parlarne con me. Qualche tempo dopo venne a Modena e ci incontrammo. Mi raccontò che era molto interessato al tema, che era stato negli Stati Uniti dove era venuto in contatto con associazioni che riunivano persone che avevano vissuto un’esperienza in punto di morte e aveva girato vari filmati. Sperava di poter portare quell’argomento in televisione e voleva sapere se sarei stata disposta a partecipare e a parlare della mia inchiesta.

«Ancora una volta tutto veniva da sé e a me non restava che accettare e mettermi a disposizione. Lo feci infatti e ci salutammo con grande cordialità. Qualche tempo dopo Mino mi chiamò, mi disse che Rai 1 stava per varare un nuovo programma quotidiano da lui proposto che si sarebbe chiamato Italia Sera e sarebbe stato affidato a lui e a Enrica Bonaccorti: il primo contenitore pomeridiano, al quale poi ne seguirono tanti altri.

«Fui presente fin dalla prima puntata e parlammo in più occasioni di NDE, portando anche testimoni che avevano vissuto personalmente l’esperienza. Quello tuttavia non fu l’unico tema trattato: nel tempo ne affrontammo tanti altri, sempre in tono sereno e rigorosamente serio. Ricordo l’esperienza a Italia Sera con molta simpatia e affetto: tra i conduttori, le segretarie e gli ospiti c’era un clima di grande entusiasmo e collaborazione e lì sono nate belle amicizie.»

paola-giovettiEd ecco invece come andarono le cose in altre due circostanze, quasi “cadute addosso” all’autrice a prescindere dalla sua volontà, che la portarono ad affrontare e a render pubbliche, per diverso tempo, situazioni di cui non aveva ancora avuto modo di occuparsi o di entrare in contatto.

«Mi confrontai personalmente per la prima volta con la tematica [della reincarnazione] molti anni fa, negli anni Ottanta, quando ricevetti la telefonata da un medico e psicoterapeuta di Trieste, il dottor Giovanni Mondovì, che abitualmente si serviva dell’ipnosi regressiva per aiutare i suoi pazienti a risolvere problematiche legate a situazioni della prima infanzia… Mi chiamò e poi venne a trovarmi: gli era capitato un caso nuovo e voleva parlarne e confrontarsi con me.»

In un altro contesto, «nell’autunno del 1984, quando scrivevo regolarmente per la Domenica del Corriere e avevo da poco cominciato ad apparire in televisione, mi arrivò in redazione la lettera di un signore, l’avvocato Lino Sardos Albertini di Trieste, che con evidente imbarazzo, scusandosi per il fatto di scrivermi senza conoscermi, mi diceva che suo figlio Andrea, scomparso in circostanze ancora da chiarire, chiedeva insistentemente al padre di mettersi in contatto con “l’amica Paola” perché avrei potuto aiutarlo a far conoscere il suo caso e a far capire che l’“aldilà esiste”. A far da tramite tra padre e figlio era una medium, la signora Anita, anche lei di Trieste che esercitava solo privatamente e che si era messa a disposizione dell’avvocato commossa dalla sua vicenda. Quando Lino Sardos aveva chiesto chi potesse essere questa “amica Paola”, Andrea fece anche il cognome: Giovetti. E quando gli fu chiesto chi fosse e come potevano trovarmi, la risposta fu: “Guarda la televisione”».

Sono solo pochi esempi di come un’attività, sia pure ad ampio spettro come quella di giornalista, può evolvere e spaziare tra persone e vicende di cui non si ha piena consapevolezza, prima che gli eventi maturino davvero, per loro forza intrinseca o per una serie di fattori dei quali si ha una padronanza soltanto parziale. Ma è questo insieme di esperienze, poco codificabile e comunque sempre ricco e variegato, che rende interessante una vita e, come per Incontri, il libro che ne riporta i dati essenziali.

Nata a Firenze, l’autrice di questo volume risiede ora a Modena. È laureata in lettere e ha svolto attività di insegnamento coltivando, al tempo stesso, l’interesse per le tematiche di confine. Giornalista e scrittrice, ha collaborato a numerosi periodici italiani e stranieri, e ha partecipato a programmi radiofonici e televisivi, e a numerosi congressi, sia in Italia che all’estero. Da anni si dedica esclusivamente alla ricerca spirituale e alla divulgazione in questo campo. Paola Giovetti è anche direttrice della rivista trimestrale Luce e Ombra, organo della Fondazione Bozzano-De Boni di Bologna, che presiede, e continua a svolgere la sua attività professionale su periodici a larga diffusione.

Paola Giovetti, Incontri nel mondo dei misteri, Edizioni Mediterranee, Roma, pp. 281, € 24,00.